Una guida storica attraverso gli angoli dell’ebraismo

Abbiamo deciso di fare un itinerario storico attraverso i luoghi più (o non tanto) conosciuti  del quartiere ebraico, per conoscere un po’ di più questo quartiere pittoresco e mostrarti il nostro itinerario. Cominciamo con la Porta di Almodovar, l’entrata nell’antica città di Còrdoba. Ha origini arabe e si tratta di una delle uniche tre porte che si conservano attualmente del recinto medievale còrdobese, insieme alla porta del Ponte e la porta di Siviglia.

Sinagoga: costruita nel 1315, è situata in via degli ebrei. Possiamo osservare, che si tratta, effettivamente, di un tempio ebraico. E’ l’unica sinagoga in stile mudèjar in Andalucia e abbiamo solo tre di questo stilo in tutta Spagna, inclusa quella di Cordoba. Questa sinagoga fu dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1994. Al suo interno possiamo incontrare una stanza di preghiera, dove gli uomini pregavano nel piano terra mentre le donne pregavano al primo piano. Con il passare del tempo, la conversione al cristianesimo degli ebrei, divenne uno spazio cristiano, guidato da una croce di cui i resti possono ancora essere visti sul muro occidentale. Lo Zocco Municipale di Còrdoba, si trova nella stessa via della sinagoga, è uno dello spazio più singolare della città. Anch’esso è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità.

Statua di Maimonide: continuando per la via degli ebrei, incontriamo la statua di Moises Maimon, conosciuto come Maimonide. Un ebreo sefardita, che ha servito come filosofo, astronomo,medico e rabbino. Grazie alla sua fama come medico divenne il medico personale della famiglia reale e ha fatto grandi scoperte nel campo dell’asma, del diabete e polmonite. A causa dell’irruzione del Califfato Almohade in città,e grazie alla persecuzione ebraica Maimonide, dovette fuggire al Cairo, dove morì nel 1204. La sua statua, è stata situata a Còrdoba nel 1964 in onore del suo lavoro con la medicina.

Campo Santo de los Martiri e monumento ad Alhaken II. Nei giardini del Campo Santo de los Martiri si trovava la fortezza andalusa di Córdoba (o la fortezza degli Omayyadi), che era una residenza reale dove coesisteva l’Emirato come il Califfato di Córdoba.  Questa fortezza  occupava l’intero spazio del Campo Santo de los Martiri nei pressi della Moschea di Còrdoba, che comprendeva la ruota panoramica dell’Albolafia, che trovava nei giardini del palazzo. Di questa fortezza si conservano solo alcune vestigia, come i bagni arabi, che erano di proprietà di questo Alcázar e che furono scoperti nel 1691.

Monumento a Alhaken II: Situato nel Campo Santo de los Martiri. Si tratta di un omaggio pacifico al Califa omeya, Alhaken II. Figlio di Abderramán III e Subh la Vascona (di cui parliamo il nostro blog precedente, se vuoi conoscere la sua storia),il quale ha fatto una serie di riforme nella città (principalmente nella Moschea, dove ha fatto un’estensione). Inoltre ha anche finito di costruire Medina Azahara e ha reso Córdoba la prima città lastricata della penisola.